Abluzione

a-blu-zió-ne

Significato Lavaggio del corpo, o di una sua parte - specialmente rituale

Etimologia dal latino: abluere lavare, purificare, composto di ab da e lavere lavare. Pulire da.

La raffinatezza fatta parola.

Trasforma la contegnosa intimità dell’igiene in elevatissima sacralità. Quanto è gentile preparare un asciugamano per le abluzioni degli ospiti, e quanto sono rituali le abluzioni delle mani e della bocca prima e dopo i pasti!

Lieve, accarezza il riposto, il privato, non evitando di pronunciarlo ma pronunciandolo in maniera eletta, elegante - e quindi nobilitando l’azione che denota: perfino le abluzioni serali del cane, che durante la cena al ristorante inizia a leccarsi fragorosamente, se chiamate così, diventano tutta un’altra cosa, una liturgia antica, sorella (nemmeno troppo diversa) delle abluzioni delle mani del sacerdote cattolico, del muslim che si accinge alla preghiera, dell’hindu che si immerge lentamente nelle acque confluite del Gange e dello Yamuna.

Parola pubblicata il 22 Settembre 2011