Aizzare

aiz-zà-re (io aìz-zo)

Significato Incitare alla violenza, all’offesa, all’inseguimento

Etimologia probabilmente derivato di izza ‘ira, stizza’, di origine incerta.

Questa parola ci dà la dimensione di quanto possa essere violento l’atto del provocare alla violenza.

Verbi come incitare o provocare sono di per sé neutri, e lo stesso istigare (pur se negativo) non ha un colore così crudo. L’aizzare invece è grave e univoco: il violento eccitare alla violenza, ma anche all’offesa, o perfino all’inseguimento. Il capo aizza gli ultras contro la polizia, il bullo aizza i gregari a mettere alla berlina il più debole, il vicino sciroccato ci aizza contro i suoi cani. L’etimologia classica di questa parola non ci dà altri appigli se non quello della semplice ira - ma è sufficiente: ci presenta questo verbo come un indirizzare, un dirigere un’ira facile a montare. E in effetti, ad aizzare è sempre chi si trova in una posizione di influenza, se non di dominio, sugli aizzati.

Nei dizionari si trova catalogata la possibilità di un uso attenuato che riconduce l’aizzare al semplice provocare, allo stimolare; ma oltre ad essere poco percorso, è un uso che fa perdere il chiaro contorno della cupa azione che l’aizzare sa descrivere.

Parola pubblicata il 25 Ottobre 2016