Andito

àn-di-to

Significato Ambiente di disimpegno, di passaggio; bugigattolo, luogo riposto

Etimologia derivato di andare, forse modellato su adito, dal latino aditus, da adire ‘andare’.

Mai sottovalutare le parole che descrivono le stanze: è in ambienti chiusi e locali di edifici che si svolge gran parte della nostra vita, e il loro nome ne schiude l’uso, il colore, l’aria.

Come si legge sui dizionari, l’andito è un ambiente di disimpegno o di passaggio. Ci sono altri nomi che descrivono ambienti del genere: l’atrio, l’ingresso, il corridoio. E allora in che cosa si differenzia l’andito?

Etimologicamente, si tratta di un derivato di ‘andare’, il che è perfettamente in linea coi suoi significati attuali. Non è un posto in cui si sta, in cui si passa il tempo - o almeno, non è adatto. Non ha nemmeno l’ufficialità dell’ingresso, né l’ampiezza dell’atrio, le pretese del vestibolo, o il respiro del corridoio. È più asfittico, e ci si passa in fretta, ma ha un certo calore ctonio.

Anche per questo si è prestato a un’estensione di significato nel senso di bugigattolo, stanzino, luogo riposto: durante la perquisizione i carabinieri frugano in ogni andito, ci si arrende all’idea di aver perso una vecchia lettera irrimediabilmente nascosta in chissà quale andito, e a primavera si fa una pulizia approfondita di tutti gli anditi della casa.

In effetti, l’andito ha una dimensione domestica: si trova soprattutto nelle abitazioni, e anche quando lo troviamo in locali e ristoranti mantiene quel connotato che alla poca aria lega una certa intimità.

È da notare che questo termine è usato con diversa frequenza a seconda della regione. Ad esempio, ci dicono che in Sardegna sia una parola molto usata. Ma, ricordiamo, i sinonimi perfetti non esistono.

Parola pubblicata il 29 Settembre 2016