Bionico

bi-ò-ni-co

Significato Relativo alla bionica; di tecnologia, costruita o ideata su ispirazione di strutture biologiche; sovrumano

Etimologia dall’inglese bionics, voce coniata dal colonnello statunitense Jack E. Steele nel 1958, composta rispettivamente dalla parte iniziale e finale di biology ed electonics.

Si sente spesso parlare di occhio bionico, mano bionica, perfino di interi uomini bionici. Ma spesso il significato di questa parola sfugge, rimanendo usualmente sospeso in un’indefinita nebulosa tecnologica.

In sintesi, è bionico ciò che è creato su ispirazione di strutture e meccanismi biologici. A esempio, il celebre occhio bionico è un fantasma che la ricerca insegue da decenni, che consiste in un apparecchio dotato di un omologo artificiale della retina che possa sostituire un occhio mancante o danneggiato - e stesso dicasi per mani, reni e via dicendo; una celebre tecnologia bionica è il velcro, ideato dall’ingegnere svizzero Georges de Mestral nel 1941, quando di ritorno da una passeggiata si accorse del modo in cui i fiori di bardana fossero rimasti saldamente impigliati sulla sua giacca - grazie a uncini che si aggrappavano alle asole formate dalle fibre del vestito -, e a ben pensarci ogni settimana si sente parlare di qualche nuova invenzione a cui si è giunti a partire dallo studio di caratteri e abilità del mondo animale e vegetale; e quando si sente parlare di uomini bionici, solitamente ci si riferisce agli innumerevoli esperimenti narrativi che parlano di persone a cui vengono impiantate parti del corpo artificiali con capacità molto superiori a quelle originali: l’aggettivo bionico, che sarebbe proprio di queste parti del corpo, viene esteso alla persona intera.

In quest’ottica il bionico è anche il sovrumano: pensiamo all’amico con l’olfatto bionico che quando ci abbraccia indovina chi abbiamo incontrato prima di lui, al corridore bionico che ci supera quando andiamo in bicicletta, alla memoria bionica dell’amica che ripete parola per parola testi che ha letto una sola volta.

Una bella parola, che a partire da un gergo tecnologico si è fatta strada con una ricca gamma di significati vivaci.

Parola pubblicata il 28 Settembre 2014