Carcamano

car-ca-mà-no

Significato Termine spregiativo con cui in Brasile possono essere chiamati gli Italiani, e in generale gli Europei non iberici

Etimologia voce portoghese, modellata a partire dall’italiano; composta da carcare contrazione di caricare e mano; riferita alla pratica di truffare premendo con la mano sul piatto di una bilancia.

Vedere quale immagine di noi stessi sia riflessa nel giudizio altrui è sempre molto fertile - anche se non sempre è piacevole. E questo vale sia a livello personale sia a livello nazionale. In particolare, in Brasile, se si vuole indicare con spregio un oriundo italiano, si usa il nome carcamano; questo nome si riferisce alla pratica disonesta del venditore che, nel pesare la merce, preme con la mano sul piatto della bilancia, falsando il peso e alzando il prezzo. Una parola vivace - come tutte quelle che comunicano un concetto morale attraverso un’azione.

Si tratta di una parola che, rispetto all’immagine etimologica, ha visto espandersi molto il suo raggio d’uso, sia in termini semantici - per cui dal disonesto passa al pezzente e poi a un valore di spregio generico -, sia in termini etnici - tanto che viene impiegata per indicare tutti gli immigrati europei non iberici, quali slavi e tedeschi, e perfino arabi.

È un termine importante, che ci racconta una lunga storia di emigrazione; degli Italiani che partono a cercar fortuna in una terra grande e ricca, ma con un’economia in ginocchio dopo l’abolizione della schiavitù, che non volendosi arrendere a un servaggio non diverso da quello da cui fuggivano, cercavano riscatto con espedienti commerciali spesso disonesti. Una storia suggestiva e di respiro universale, da tenere a mente, racchiusa in una parola che per essere usata non richiede molta fantasia, anche qui da noi.

Parola pubblicata il 14 Novembre 2014