Cavillo

ca-vìl-lo

Significato Ragionamento eccessivamente sottile, capzioso

Etimologia dal latino cavillus scherzo, motto, e, in epoca tarda, sofisma.

Oggi, quando si parla di cavilli, ci si riferisce soprattutto (da profani) ad espedienti sottili e ad argomentazioni capziose in ambito legale - buoni per ribaltare e intorbidare situazioni, volgendole a proprio favore o contro la parte avversa, o che semplicemente emergono come ostacoli inaspettati e difficilmente comprensibili. Ma il cavillo non nasce con questo significato - il più delle volte, odioso.

In latino, con cavillus, si intendeva il motto faceto, la celia, lo scherzo; il fatto che umorismo e sottigliezza si sposino bene ha contribuito, nei secoli, a spostare il fuoco di questa parola dallo scherzo al sofisma, cioè all’argomentazione fine, artefatta e spesso fallace - volta all’inganno, alla deformazione, alla costruzione di interpretazioni controintuitive. Da qui, il passo che porta ad argomentazioni giuridiche sofisticate è davvero breve.

Allora si può parlare dell’amico che, messo davanti ai propri errori, si produce in una giustificazione cavillosa sul perché lui possa tenere un certo comportamento mentre altri no; durante la procedura burocratica, per un cavillo ci si trova a dover sborsare molti più denari di quelli preventivati (ahi ahi); e grazie a un cavillo il malfattore viene scarcerato.

Una parola che ci descrive un paradossale volo dal gioviale all’eristico.

Parola pubblicata il 02 Luglio 2015