Disincantato

di-sin-can-tà-to

Significato Liberato da una magia; privo di illusioni; privo di entusiasmo

Etimologia composto da dis negativo e incantare, a sua volta formato da in- intensivo e cantare recitare formule magiche - da canere cantare.

Questa parola rappresenta meravigliosamente l’ambiguità con cui è visto l’incanto: da un lato è un velo ingannatore, di illusione, dall’altro genera spirito, entusiasmo. Così il disincantato - in senso proprio, colui o ciò che è liberato da una magia - è tanto chi o ciò che ha rotto i vincoli di una malía di falsità, tanto chi ha infranto un buon incantamento di stupore ed euforia.

Si può quindi parlare dello sguardo disincantato con cui si deve guardare una sceneggiatura per carpirne il segreto strutturale; il ragazzo disincantato non si meraviglia davanti a un racconto di Borges o di Buzzati; e un amministratore disincantato finisce per trascurare la tensione politica.

Una parola che rivela molto del pensiero di chi la usa: uno scorcio sulle sue credenze, su ciò che considera bello e su ciò che considera sciocco.

Parola pubblicata il 05 Agosto 2014