Estro

ès-tro

Significato Ispirazione creativa; capriccio; periodo di fertilità nelle femmine dei mammiferi; insetto parassita degli animali domestici

Etimologia voce dotta recuperata dal latino oestrus, a sua volta dal greco òistros, cioè ‘assillo, tafano’, ma anche ‘passione ardente’.

  • «L'estro poetico non le manca mai.»

Con questa parola percorriamo la sottile linea che separa una smania desiderosa, l’archetipica scalmanata che nasce nei lombi, da una fastidiosa frenesia causata dal tormento esterno. Vedremo poi come questo possa innalzarsi nel mondo etereo e celeste dell’ispirazione, accendendo fiammelle di idee e intuizioni, così come ricadere nella labilità del capriccio, nella vanità del ghiribizzo.

Innanzi tutto, l’etimologia: è una voce dotta derivata dal latino oestrus, che viene dal greco òistros. Qui abbiamo più di un significato. Da una parte l’assillo, l’insetto che tormenta gli animali domestici, il tafano. Dall’altra la conseguenza dell’assillo, una frenesia furibonda, una voglia di dimenarsi per liberarsi di questo flagello. Tale frenesia assomiglia a quella della fregola degli animali quando entrano nel periodo del calore.

È da lì, forse, che l’estro, oltre a indicare un insetto parassita (la famiglia Oestridae è dell’ordine dei Ditteri), è diventato anche il calore o, più esattamente, il periodo di fertilità delle femmine dei mammiferi (da cui il nome dell'ormone estrogeno). Ecco perché la nonna spiega al nipotino che la gatta è andata in estro e che, essendosi incontrata col gattone del vicino, tra qualche settimana ci saranno tanti cuccioli per casa. Sotto questo punto di vista è una parola che possiede una certa eleganza e ricercatezza: parlare di fenomeni biologici della sfera sessuale può significare dover attingere al linguaggio tecnico o popolare, se non volgare, senza tanta scelta. L’estro ci toglie dall’imbarazzo, e per soprammercato è utilizzabile anche in altre occasioni, sempre con la medesima grazia.

Al di là di insetti e ovulazioni, infatti, l’estro è anche l’ispirazione, l’ardore inventivo, il momento creativo massimo per un artista, uno scrittore, un poeta, un inventore… l’amico compositore, in questo momento, è in preda ad un estro musicale di gusto più rhythm and blues, chissà che cosa verrà fuori! Nella produzione più tarda di questo poeta si nota un estro creativo che nasce dalla disillusione e da un profondo pessimismo. L’estro pittorico di Matisse si manifestò grazie alla convalescenza dopo un’operazione.

Ma il sottile velo di irrequietudine e contingenza che caratterizza l’estro dei mammiferi in calore o il calcio nervoso di un cavallo morso dal tafano riemerge nuovamente nell’uso di questo termine come capriccio o ghiribizzo. Per cui è possibile anche dire che l’amico ha fatto spese folli seguendo l’estro e non guardando al conto in banca. A fine mese l’estratto conto farà davvero male!

Parola pubblicata il 05 Febbraio 2023