Falcidiare

fal-ci-dià-re (io fal-cì-dio)

Significato Ridurre, decimare

Etimologia dal nome della Lex Falcidia, promulgata a Roma nel 40 a.C. per opera del tribuno della plebe Publio Falcidio.

È una parola molto scivolosa: spesso è usata in maniera tutt’altro che appropriata. Infatti (presumibilmente per assonanza) viene usata come sinonimo intensivo di falciare e quindi di una nuvola di altri termini come massacrare, distruggere, funestare. Ma sono usi labili, da ponderare bene - quando non proprio sbagliati: guardando l’origine della parola, si capisce meglio che cosa voglia dire davvero.

Era il 40 a.C.: mentre il mondo romano vedeva ricomporsi temporaneamente i conflitti del secondo Triumvirato (fu in quell’anno che Ottaviano, Marco Antonio e Lepido si divisero i territori della ancora-per-poco Repubblica), il tribuno della plebe Publio Falcidio faceva approvare la Lex Falcidia, che riguardava le eredità.

Tale legge prevedeva che almeno un quarto delle sostanze dell’asse ereditario fosse assicurato agli eredi: in questo modo veniva posto un limite ai legati. Giova ricordare che il legato è una disposizione testamentaria a titolo particolare: ai miei eredi va universalmente la mia eredità, ossia tutto il mio patrimonio (attivi e passivi), ma al caro amico che tanto ha fatto per me lascio in legato la mia biblioteca, che tanto apprezzava. Se però questi legati iniziano a rappresentare una quota importante dell’asse ereditario - quota che quindi non spetterà agli eredi - questi possono finire per ritrovarsi con un pungo di mosche. Oggi il nostro diritto delle successioni prevede una ‘quota legittima’ di cui gli eredi non possono essere spogliati - e la Lex Falcidia è stato un importante passo del diritto romano in questo senso. Agli eredi era dato il diritto di vedersi riconosciuta la quarta falcidia, recuperando quel quarto di loro spettanza dai legati: i legati venivano falcidiati.

Allora capiamo che falcidiare significa fondamentalmente ridurre. E poiché dal punto di vista di chi si vede ridurre qualcosa di atteso, tale riduzione appare spesso esosa, questo termine, dall’originaria moderatezza, diventa decisamente intenso. Si può quindi parlare del raccolto falcidiato dal nuovo parassita, degli introiti falcidiati dalla concorrenza sleale, della popolazione falcidiata da un’epidemia. Il risultato è semanticamente piuttosto simile al decimare (altro caso in cui, da una riduzione modesta, si arriva a una riduzione drastica).

Tornano alla prima osservazione, è vero, il ridurre ha delle aree di significato sovrapponibili al falciare, al massacrare, al distruggere o al funestare, ma ha un nucleo ben diverso. Nel caso in cui si vogliano significare questi altri concetti, è bene usare parole differenti da falcidiare.

Parola pubblicata il 30 Luglio 2016