Manfrina

Come spesso accade, il nome di una danza tradizionale acquisisce significati ulteriori. La parola “manfrina” nasce come contrazione del nome “monferrina”, che indica un ballo inventato nella regione del Monferrato, in Piemonte, e poi diffuso variamente in buona parte del nord Italia.

Sono però i significati figurati di questa parola ad avere oggi maggior diffusione - che si potrebbero immaginare suscitati da una certa noia o insofferenza verso questo ballo. Infatti per manfrina si intende comunemente un discorso noioso, lagnoso, ripetuto spesso e tirato per le lunghe: la nonna al telefono si produce nella consueta manfrina su quanto sia negletta; il dibattito politico si impantana sulle solite manfrine; e l’aspirante sportivo giustifica il suo scarso impegno con manfrine indolenti (almeno, io lo faccio). Inoltre, con una sfumatura diversa ma non troppo, la manfrina è anche il siparietto, la sceneggiata tirata su con un secondo fine: il venditore al mercato si fa aiutare goffamente da un complice per la sua manfrina su quanto sia indispensabile l’attrezzo che taglia a spirale le carote; rispondendo al telefono si blocca l’operatore prima che cominci con la manfrina di quanto sia stolto chi non sottoscrive la sua proposta commerciale; e alla stazione è facile incontrare qualcuno che per chiedere l’elemosina fa tutta una manfrina sul fatto che deve arrivare a Poggibonsi ma gli hanno rubato il portafogli e non ha i soldi per il treno.

Una bella parola, ricca, vivace - proprio come la monferrina.