Metanoia

me-tà-no-ia

Significato Profondo mutamento di pensiero; figura retorica con cui si modifica un’affermazione precedente; conversione, pentimento; nella liturgia greco-ortodossa, inchino profondo

Etimologia dal greco metanoia, derivato del verbo metanoeo ‘cambiare idea’, composto da metà ‘dopo’ e noeo ‘pensare’.

Parola alta e ricercata, dal significato semplice, versatile e potente.

La metànoia è in generale un profondo cambiamento di pensiero. Non è una metanoia quando all’ultimo mi pento della scelta calorica e chiedo al gelataio di mettermi sul cono il limone invece del triplo cioccolato; è una metanoia la realizzazione del tossicodipendente che sceglie la via in salita di una vita nuova; è una metanoia l’accettazione e la comprensione di una persona che fino a quel momento avevamo odiato visceralmente. Insomma, la metanoia è un mutamento che porta a riconsiderare intimamente giudizi, convinzioni, perfino valori.

Questo significato è stato particolarmente fertile in ambito religioso, in cui la metanoia è il profondo pentimento a cui si accompagna una conversione o una più fedele adesione a un credo. Ritualmente, nella liturgia greca, la metanoia diventa addirittura il gesto reverente di un inchino fino a terra che accompagna il segno della croce.

Straordinaria e comunissima è poi la metanoia quale figura retorica: in questo caso, con maggior leggerezza, indica la correzione - magari artata - di un’affermazione precedente, in modo da temperarla o rafforzarla, ottenendo il risultato di una posizione finale più aperta, dolce e possibilista o più chiusa, aspra e tranchant. «Gianulrico è in ritardo, partiamo senza di lui. Via, fermiamoci a prendere un caffè e vediamo.» «Morgante mi ha detto che è stata sua sorella a mangiare la mia torta. Me lo ha lasciato intendere.» «Se Tedalda continua a non rispondere al telefono le faccio causa. Le buco le gomme.»

Parola pubblicata il 02 Marzo 2016