Quotare

quo-tà-re (io quò-to)

Significato Fissare un ordine fra gli oggetti di una serie; assegnare una quota; stabilire un prezzo, un cambio; stimare; citare

Etimologia nei primi significati, dall’espressione latina quota pars quale parte, da quotus quanto? In che numero?; nell’ultimo, dall’inglese to quote citare, dal latino medievale quotare segnare con numeri, in riferimento alle pagine di un libro.

Una parola molto importante, che negli ultimi tempi ha acquisito un interessante significato ulteriore.

La sua radice di significato sta nella quota, cioè in un valore numerico. Da questo dato fondamentale, il quotare estende un gran numero di significati specifici (e ormai classici): a esempio, si quotano gli elementi di una lista, inserendoli in un ordine; si quotano i contributi da versare in una cassa comune, calibrandoli secondo le esigenze e le possibilità dei singoli; si quotano in borsa le azioni di una società, facendone stabilire il prezzo dal mercato; il dollaro non è più quotato come un tempo; la campagna pubblicitaria può essere affidata a un professionista molto quotato. E il topografo quota località e vette, mentre l’ingegnere quota il disegno dell’edificio, segnandovi le misure.

Questa parola ha preso anche il significato di “citare”; ed essendo un significato di matrice anglosassone e molto diffuso nel web, è spesso malvisto. Ma non è che un altro, splendido ramo di un fronzuto tronco latino. Infatti non si discosta dal senso basilare della parola, cioè misurare, segnare con numeri: il “quotare” del latino medievale ebbe come primo significato quello di numerare le pagine di un libro, e poi quello di inserirvi degli appunti a margine. Così quotare prende anche il senso di dare un riferimento, di riportare una citazione, di menzionare un’autorità: quando un amico commenta una nostra riflessione dicendo “quoto” intende dire che la condivide ed è pronto a citarla - come se se l’annotasse; quando durante un dibattito su un blog si riprende un’affermazione fatta da qualcuno, la si riporta premettendo magari “quotando Tizio…”; e si può scegliere di rispondere a una domanda quotando la battuta di un film.

Si tratta di espressioni che possono non suonarci bellissime, ma questo dipende anche dal loro esser nuove. D’altra parte, il quotare dà un colore nuovo, rispetto al riferire, al citare, al riportare: descrive direttamente un’annotazione - immagine pragmatica, che si intona bene al tenore di un dialogo scritto. Meno, al parlato.

Parola pubblicata il 05 Gennaio 2015