Saldatura

sal-da-tù-ra

Significato Operazione con cui si collegano due materiali solidi e omogenei in maniera permanente

Etimologia da saldare, probabilmente sovrapposizione fra il latino solidus solido e validus forte, valido.

Quella della saldatura è un’operazione che per lungo tempo è stata decisamente rustica e artigianale: infatti, dal medioevo fino alle porte del ventesimo secolo, ha consistito nel martellare insieme elementi metallici arroventati. Solo successivamente, quando nuove tecnologie hanno permesso di generare fiamme abbastanza calde da fondere facilmente il metallo, la saldatura ha iniziato ad acquisire i connotati con cui la conosciamo oggi.

Il principio è estremamente semplice: due elementi solidi omogenei vengono collegati grazie all’azione del calore; questa intuizione si concretizza poi o in un collegamento attraverso la parziale fusione dei due elementi, o attraverso l’apporto di un elemento esterno - un metallo fuso che viene aggiunto nel punto di connessione e che, solidificandosi, cementa insieme le due parti (procedura anche nota come brasatura). La fisicità di questa pratica e del suo risultato finale vive in maniera vigorosa anche nella parola, incrocio di solido e di forte.

In senso figurato, quindi, la saldatura diventa la giunzione in una continuità omogenea: si potrà criticare la carente saldatura fra gli atti di un’opera teatrale; si potrà notare come certe esperienze fungano da punto di saldatura fra i diversi periodi in cui si è declinata l’opera di un artista; e la saldatura fra due persone già vicine potrà essere sancita con un rito solenne.

Parola pubblicata il 08 Gennaio 2014