Scoperta

sco-pèr-ta

Significato Ampliamento di conoscenza

Etimologia da scoprire, composto da s- negativo e coprire, dal latino: cooperire, composto da co- mezzo e operire chiudere.

La scoperta non è un vago ampliamento di conoscenza: è un atto istantaneo, una rivelazione; ha un momento preciso, che è l’attimo in cui il velo dell’ignoto si alza davanti allo scopritore, sia che fosse intento nella ricerca, sia che no - e pare d’improvviso di vedere un labirinto dall’alto, altre cose acquistano una nuova chiave di lettura, o più modestamente un nuovo tassello di conoscenza viene aggiunto al mosaico precedente. In effetti la scoperta è l’inclusione del nuovo nell’esperienza umana, vuoi del singolo, vuoi dell’intera specie; un nuovo che preesiste allo scopritore ma che fino ad allora gli era rimasto sconosciuto.

Le scoperte possono avere proporzioni titaniche come la scoperta di un continente, o minute come la scoperta di una specie d’insetto quasi estinta in una foresta isolata del Madagascar; possono essere rivoluzionarie e aprire le porte dell’impensato, come la scoperta del DNA, o restare monche di ulteriori sviluppi, come le scoperte degli allineamenti astrali delle Piramidi di Giza; o possono essere individuali, come scoprire una trattoria eccellente, una scorciatoia per arrivare a lavoro, che piaci alla persona che ti piace. Restano tutte comunque coperte che si alzano.

Ah, nel lessico giornalistico-istituzionale si parla anche di scoprire targhe commemorative, statue o roba simile. Nel senso che sono coperte da un drappo che durante la tal cerimonia viene tolto dal sindaco o chi per lui. Ma sono state fatte proprio per quella cerimonia, quindi parlare di scoperta in questo senso, avendo nell’orecchio l’America, è piuttosto ridicolo.

Parola pubblicata il 12 Ottobre 2012