Smalto

smàl-to

Significato In generale, sostanza usata per rendere liscia e lucida una superficie; vivacità

Etimologia dal gotico: smaltjan fondere.

Siamo abituati a sentir parlare di molti tipi di smalto: unghie, ceramiche, pavimenti, denti; astraendo, lo smalto è quella sostanza che rende qualcosa liscio e lucido.

L’etimo ci ricorda che si tratta storicamente di impasti vetrosi - polveri che venivano fuse e poi applicate all’oggetto da smaltare; comunque, al giorno d’oggi, fra smalti edili e vernici a smalto, siamo davanti ad un panorama ben più complesso.

In senso figurato - il più interessante - lo smalto è il brio, la vivacità: lo smalto appena applicato ci fa venire in mente qualcosa di nuovissimo, di brillante. Quindi un atleta che non ha più smalto è uno che ha fatto il suo tempo, lo scrittore potrà ritrovare lo smalto con un romanzo rivoluzionario, una dialettica costruttiva darà smalto alle scelte dell’amico.

Aggiungo che il verbo “smaltire” viene dall’identica radice: uno smaltisce un pasto o la pancetta fondendoli nelle fucine del proprio corpo.

Parola pubblicata il 23 Aprile 2012