Talmudico

tal-mù-di-co

Significato Relativo al Talmud

Etimologia dal nome del Talmūd, testo sacro della religione ebraica.

In Occidente il Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo, è un’opera ammantata di un grande fascino esoterico: pur essendo praticamente sconosciuto, evoca misteri cabalistici, ed esegesi di testi ermetici. Il che è parzialmente corretto.

Si tratta di un’articolata raccolta di scritti dottrinali, che nel loro nucleo centrale sono la trascrizione di una complessa e antica tradizione orale. In particolare, nella parte della Mishnah (voce assimilabile a “ripetizione”), si trova l’insieme più antico delle opinioni e delle discussioni dei maestri della legge riguardo alla Torah - nome con cui si indicano i primi cinque libri della Bibbia. Dire che il Talmud è un commentario della Bibbia sarebbe semplicistico e approssimativo, ma forse è un’associazione che, da profani, ce ne può far comprendere l’importanza: la sua ricapitolazione è un baluardo opposto allo svanire di una tradizione, considerata di valore supremo.

Perciò, in italiano, l’aggettivo talmudico attinge a quell’immaginario con una nuvola di significati ulteriori rispetto al primo e geometrico “relativo al Talmud”. È talmudico lo studio che l’appassionato conduce sul romanzo fantasy; talmudica l’adorazione del manuale da parte del burocrate; e certe parti politiche possono insistere sull’esercizio talmudico di una legge.

Osservanza, studio, dottrina, adorazione, forza: sono questi i colori del talmudico - parola sfumata, di registro aulico, e versatile come solo i termini nebulosi sanno essere.

Parola pubblicata il 27 Dicembre 2014