Utilizzare

u-ti-liz-zà-re (io u-ti-lìz-zo)

Significato Rendere utile, adoperare

Etimologia derivato di utile, dal latino: utilis, da uti usare.

È una parola molto, molto usata, e con troppo poca consapevolezza - anche perché è bruttina, o la si usa con proprietà o sono meglio dei sinonimi.

L’utilizzare, l’utilizzazione non è direttamente l’usare, ma è il rendere utile, cioè idoneo ad essere usato. Utilizzare. Rendere utile.

L’uomo delle caverne utilizzava pietre scheggiate per cacciare. Erano pietre inutili, le scheggiava rendendole utili al loro scopo. Non erano kalašnikov ma se siamo qui vuol dire che funzionavano.

Io non utilizzo la bicicletta per spostarmi. La uso. La bicicletta è utile così come è, non deve essere adoperata ingegnosamente e resa utile per l’improbabile fine di spostarsi. Ci monti. Pedali. Fatto. Non serve una laurea.

Il prigioniero pelato utilizza la forcina dell’amata che gli è rimasta in tasca per aprire la serratura della porta e fuggire. Quella forcina non gli è utile di per sé. Non ha i capelli da tenere fermi e comunque non sarebbe quello il suo pensiero, al momento; rende utile per la fuga un’inutile forcina. La utilizza.

Io non utilizzo bene il mio tempo. Lo uso. Il tempo è già utile. Serve a un sacco di cose già così. Ma proprio a tante! Arrovellarsi per rendere utile il tempo è come arrovellarsi per rendere lunghi i chilometri. Il tempo si usa, si impiega, si sfrutta - e via sinonimando.

Ho ritrovato dei miei vecchi scritti; riguardandoli non hanno più molto senso e sono piuttosto scarsi. Ma posso riutilizzare alcune immagini che non erano niente male. Ora non servono a nulla, figuriamoci, stavano chiuse in un cassetto da anni. Ma posso renderle utili, magari ad una poesia che sto scrivendo. Erano inutili. Ora sono utili. Vecchi appunti utilizzati.

Stesso dicasi per l’utilizzazione.

L’utilizzo, invece, è una parola che esiste ma che è strana. È come dire galvanizzo invece di galvanizzazione, come dire stabilizzo invece di stabilizzazione. “Stiamo aspettando lo stabilizzo delle condizioni del malato”. È una parola nata in ambiti burocratici - e sinceramente stava bene lì dov’era.

Parola pubblicata il 16 Aprile 2012