Zibaldone

zi-bal-dó-ne

Significato Mescolanza confusa di cose o persone diverse; quaderno con appunti variegati; pietanza composta di molti ingredienti

Etimologia etimo incerto. Qualcuno, ritenendo precedente il significato culinario, lo vuole derivato di zabaione; altri, ritenendo invece più risalente quello di quaderno disorganizzato, lo vogliono derivato di Arcibaldo, nome di un ignoto medico veneziano che fece una riduzione in versi dell’Almansore, colossale trattato del medico arabo Rhazes, composto nel IX secolo e che ebbe grande risonanza in Europa durante il medioevo.

Questa parola è conosciuta da molti in quanto nome della gigantesca raccolta di appunti personali di Giacomo Leopardi - il cui titolo completo è Zibaldone di pensieri. Questa associazione ha fatto sì che, fra i diversi significati che questa parola può assumere, sia diventato preponderante quello di quaderno non sistematico di appunti, riflessioni sparse, bozze, su cui le annotazioni sono fatte così come càpitano.

In realtà lo zibaldone può anche essere una vivanda preparata con una grande quantità di diversi ingredienti (certi piatti regionali portano questo nome), e, con un senso più generale, un coacervo di cose o persone. Connotato comune a tutta questa compagine di significati è il leggero tono di sprezzo: se il professore ci dice che la nostra tesi è uno zibaldone, non ci sta facendo un complimento; se si nota che il regista ha girato uno zibaldone, vogliamo intendere che la sua opera non ha coerenza, per quanto possa forse essere evocativa; se chiamiamo zibaldone la pietanza preparata dal ragazzo che si è cimentato in cucina, vogliamo dire che magari era meglio se si atteneva alla ricetta, senza fare mille aggiunte estrose.

Ma un altro connotato fondamentale di questa parola è l’ironia: l’ordine e la coerenza non sono valori assoluti, anzi; la fantasia e il procedere in ordine sparso permettono l’emersione di idee e sentimenti che non si sarebbero potuti incasellare in un disegno prestabilito. Lo zibaldone lo sa; e se da un lato censura blandamente il disordine, dall’altro sorride al fervore magmatico.

Parola pubblicata il 07 Novembre 2014