Adepto

a-dèp-to

Significato Iniziato a dottrine esoteriche; seguace

Etimologia voce dotta, dal latino adeptus, participio passato del verbo adipisci ‘ottenere, conseguire’.

Con l’adepto non si scherza. O meglio, è bellissimo scherzarci, ma di partenza descrive qualcuno di molto serio.

Torniamo ancora una volta nel mondo esoterico dell’alchimia: qui l’adepto è l’iniziato alla dottrina della Grande Opera, ossia ai segreti della realizzazione della pietra filosofale. Pare che ad aver introdotto il termine latino adeptus per descrivere tale iniziato sia stato lo stesso Paracelso, celebre medico e alchimista rinascimentale - e con un certo spirito di sintesi poetica: etimologicamente è “colui che ha ottenuto”. Sottinteso, l’occulto sapere.

Come non di rado accade coi termini evolutisi nel brodo dell’alchimia, l’adepto ha trovato terreno fertile anche in altri contesti, per quanto continui a pesarvi sopra il marchio dell’esoterismo. Difatti diventa in genere il seguace: possiamo parlare degli adepti di una religione, il professore carismatico e originale è sempre seguito dai suoi adepti, e ci si scontra puntualmente con gli adepti di certe ideologie. L’immagine della setta, il senso dell’arcano e dell’occulto venano splendidamente questa parola nei suoi usi ironici: c’è volentieri una sfumatura ridicola nella figura dell’adepto - iniziato sì, ma a dottrine spesso considerate pedestri, e aderente in maniera poco savia.

Risorsa mica male.

Parola pubblicata il 06 Settembre 2017