Affibbiare

af-fib-bià-re (io af-fìb-bio)

Significato Allacciare qualcosa con una fibbia; dare, assestare, attribuire

Etimologia dal basso latino affibulare, composto da ad ‘a’ e fibula ‘fibbia’.

Come tutte le parole che scaturiscono da un’azione pratica quotidiana, l’affibbiare è un verbo molto fisico. Ovviamente il suo primo significato è quello di fermare per mezzo di una fibbia o un fermaglio: mi affibbio la cintura, affibbio gli stivali al bambino. Ma molto vigorosi sono anche i suoi significati figurati.

Questi significati - riconducibili al ‘dare’ quale declinazione del fermare, dell’apporre, del legare - hanno solitamente una connotazione negativa: di rado si affibbiano cose piacevoli. Il che è naturale: solo ciò che è spiacevole deve essere legato con un simile vigore. Quindi ti posso affibbiare un compito ingrato, i soliti bulletti mi affibbiano un soprannome derisorio, il venditore mi ha affibbiato una patacca. Si possono affibbiare anche schiaffi e pugni: pur se in questo senso si perde un po’ il gesto figurato del legare bene come con una fibbia, non ci si deve scordare che spesso, nella nostra lingua, le azioni violente sono descritte con un legare, un appiccicare. Infatti, così come mi puoi affibbiare uno schiaffo, me ne puoi appiccicare uno al viso - e lo stesso verbo ‘attaccare’ si mostra, in questo senso, ambivalente.

Data l’antichità della tecnologia della fibbia, questa parola resta un gioiello storico sempreverde.

Parola pubblicata il 03 Febbraio 2016