Amarcord

a-mar-còrd

Significato Rievocazione nostalgica del passato

Etimologia dal titolo dell’omonimo film di Fellini, che viene dalla locuzione romagnola a m’arcord ‘io mi ricordo’.

Nel 1973 uscì nei cinema ‘Amarcord’, un film attraverso cui Fellini rievoca alcuni suoi ricordi sulla Rimini dei primi anni ‘30. Non è una ricostruzione documentaristica, rigorosa, anzi è onirica, ironica e sentimentale. Proprio per questo il nome di questo film - costruito semplicemente sulla locuzione romagnola a m’arcord, ‘io mi ricordo’ - è diventato un’antonomasia con cui si possono indicare in generale rievocazioni nostalgiche del passato, specie con una vena scherzosa. È una parola che quindi esprime in maniera sintetica un concetto complesso e profondo, ed è estremamente versatile. Si può sorridere ascoltando l’amarcord della nonna, dietro la spiacevolezza della geremiade si può scorgere tutta la tenerezza di un amarcord, e la cena coi compagni del liceo si trasforma in un complice amarcord.

Tante volte l’aggettivo ‘nostalgico’, specie usato in senso assoluto, descrive una nostalgia livorosa per tempi reazionari; ma invece l’amarcord è una rievocazione nostalgica nel senso più delicato, intimo, e a un tempo ironico e malinconico, che sconfina nella ricerca di un contatto con la propria identità.

Parola pubblicata il 13 Agosto 2015