Bidello

bi-dèl-lo

Significato Chi è addetto a pulizia e custodia dei locali scolastici, anche con compiti di ausilio e assistenza a docenti e alunni

Etimologia attraverso il latino medievale bidellus o il francese bedeau, dall’ipotetica voce francone bidal o bidil ‘messaggero, messo giudiziario’.

Questa parola può non sembrare un granché. Per descrivere le persone che svolgendo il loro mestiere ausiliario ci hanno accompagnato dai primi agli ultimi anni di scuola, abbiamo termini che paiono più confacenti poiché meno polverosi, come ‘custode’ o ‘collaboratore scolastico’. Ma ci sono degli evidenti abbagli, anche un po’ viscidini.

Già all’inizio del XII secolo una nuova straordinaria attrazione iniziò a richiamare con forza studenti dalla Francia: l’Università di Bologna, che era stata fondata dagli studenti stessi alla fine del secolo precedente. È forte l’ipotesi che siano stati questi studenti francesi a portare con sé il bidellus, con cui (l’uso è attestato già alla metà del Millecento) presero a indicare i custodi dei locali delle università.

Quindi siamo davanti a un termine originato nel filone delle lingue germaniche occidentali (ha ramificato anche nel tedesco moderno), che ha derivato parole in francese, in provenzale, in latino medievale e in italiano: è passato dall’originale messo giudiziario (o generico messaggero) alla persona che come inserviente svolge un pubblico servizio, e quindi al nostro custode dei luoghi dell’insegnamento. Foggiato spontaneamente, nel nome, dai primi studenti della rinascita umanista, rimasto (con non essenziali variazioni del mansionario) da quasi nove secoli il medesimo mestiere di assistenza e sostegno all’ambiente dell’educazione formale, è un nome che ha bisogno di essere cambiato con altri più adatti, più condecenti, solo per chi non ne conosce significato e valore. E solo da parte di chi, peraltro, lo trovi un lavoro intimamente svilente e voglia quindi applicarci paternalmente una bella denominazione cosmetica, con un gusto goffo e smussato.

La logica secondo cui l’amministrazione pubblica ha cancellato la gloria millenaria del termine ‘facoltà’ sostituendolo coi dipartimenti, colpisce anche il millenario ‘bidello’ che ne ha accompagnato le mirabolanti avventure e ora, per presunta migliore e più calzante dignità, deve chiamarsi ‘collaboratore scolastico’. Bravi dotti.

Parola pubblicata il 14 Agosto 2019