Bisestile

bi-se-stì-le

Significato Anno di 366 giorni, che ricorre ogni quattro

Etimologia dal latino bisextus ‘due volte sesto’.

Dato che il 2016 è un anno bisestile, vediamo un po’ qual è la storia di questo aggettivo.

La necessità di organizzare l’anno civile secondo un calendario è stata una premura comune a tutte le civiltà umane organizzate. Ma alla fine osservazione degli astronomi si è presentato un problema: l’anno civile e l’anno solare non hanno la stessa lunghezza. Precisamente, l’anno solare risulta essere circa sei ore più lungo rispetto a quello civile. Un nulla: ma col passare dei decenni e dei secoli, questo scollamento porterebbe a uno slittamento delle date - perciò si è rivelato necessario un correttivo, quello dell’aggiunta ricorrente di un giorno al calendario civile ogni quattro anni.

Nella tradizione romana, questo giorno veniva aggiunto al sesto prima delle calende di marzo: le calende erano il primo giorno del mese (da questo termine scaturisce il nome ‘calendario’), quindi al 24 febbraio, il sesto giorno avanti al primo di marzo, veniva affiancato un ‘secondo sesto’. Perciò l’anno a cui si applica questo correttivo è chiamato ‘bisestile’ - anche se oggi è in vigore un diverso calendario, che lo applica con alcuni ulteriori correttivi, e dato che i giorni del mese non sono più scanditi da calende, none e idi ma seguono una semplice numerazione progressiva, questo giorno viene aggiunto in coda all’ultimo di febbraio.

È bello: in una parola molto specifica conserviamo le categorie di una nostra tradizione lontanissima di organizzazione civile. E anche se, secondo una credenza collegata, l’anno bisestile sarebbe particolarmente funesto, non c’è da allarmarsi. È solo superstizione.

Parola pubblicata il 02 Gennaio 2016