Bugna

bù-gna

Significato Pietra sbozzata lasciata sporgente da un muro; bozza, ingobbatura

Etimologia dall’antico alto tedesco bungo ‘bitorzolo’.

Passando accanto a certi palazzi rinascimentali si può osservare come la decorazione delle facciate sia diversa in corrispondenza dei diversi piani: ascendendo verso gli appartamenti nobiliari l’ornamento si fa spesso più fine e delicato, meno severo, e non è infrequente trovare i piani più bassi decorati a bugnato. La bugna, nel suo primo significato, è proprio la pietra lasciata sporgente dal muro, con aggetti e chiaroscuri forti, maestosi. In architettura, in tutto il Paese, troviamo molti tipi differenti di bugne, da quelle rustiche a quelle lisce a quelle a punta di diamante, ma la sostanza non cambia. Un po’ prosaicamente ma con una sicura efficacia esplicativa, l’etimo più accreditato ci presenta la bugna come un bitorzolo.

Questa immagine viene recuperata dal fertile ed estroso gergo marinaresco, in cui ‘bugna’ giunge a significare suggestivamente l’angolo della vela, e soprattutto la bozza, l’ingobbatura del fasciame che riveste scafo della nave. Questa bozza, in particolare, è l’addentellato d’elezione per gli usi figurati di questa parola: il tavolo ha una bugna e non ci si può appoggiare un vassoio in piano, l’amico ci restituisce garbatamente l’auto piena di bugne, e si cammina come ubriachi sulle bugne del linoleum.

Peraltro va marcata la differenza con il termine simile ‘bugno’, che descrve l’arnia rustica per api: a partire dalla base celtica bunia, che letteralmente indicava un tronco su cui le api si raccoglievano. Arnia rustica a dir poco.

Parola pubblicata il 15 Luglio 2017