Bustrofedico

bus-tro-fè-di-co

Significato Modo di procedere - specie di una scrittura - che di riga in riga alterna il verso: prima da sinistra a destra, poi da destra a sinistra e così via

Etimologia dal greco: boustrophedon avverbio composto da bous bue e strephein volgere. Al modo in cui si volge il bue che ara un campo.

È noto che il nostro scrivere da sinistra a destra non è universalmente condiviso: gli arabi e i semiti scrivono al contrario, da destra a sinistra, e nell’estremo oriente si è soliti scrivere dall’alto verso il basso.

Un modo particolare di procedere fu la scrittura bustrofedica: in periodi e luoghi in cui il verso della scrittura non era stato ancora canonizzato, non era raro procedere alternando i due versi - così come il bue che arando giunge alla fine del campo e si volta per tracciare una linea parallela alla prima - ribaltando le lettere.

Questa scrittura si può rinvenire nelle iscrizioni più antiche degli Etruschi e dei Romani, o in lingue più lontane come il perduto rongorongo dell’Isola di Pasqua, e in certe iscrizioni indiane e peruviane - senza contare che il tifinagh, l’alfabeto tuareg, a tutt’oggi non ha un senso preciso di scrittura, e segue spesso un andamento bustrofedico.

Oltre al verso di scrittura, questa parola può anche indicare l’andamento attraverso le caselle di un gioco da tavolo, l’ordine con cui possono essere posate delle piastrelle, la fatica dell’addetto che al mare, a fine giornata, setaccia e liscia la sabbia del bagno vip.

Parola pubblicata il 11 Aprile 2012