Cairologico

cai-ro-lò-gi-co

Significato Del tempo inteso come occasione, momento opportuno

Etimologia dal greco kairos momento opportuno.

Una parola per niente facile e decisamente poco nota e tanto ricca.

Il concetto di tempo cairologico si contrappone a quello cronologico, che ci è più consueto: mentre questo considera il tempo nel suo sviluppo lineare e misurabile, quello ci racconta il tempo come momento opportuno, istante delle occasioni, il tempo maturo per compiere un’azione, adatto a cogliere la palla al balzo.

Per meglio comprendere questo concetto ci si può rifare alle raffigurazioni antiche di Crono e di Kairos (sì, anche Kairos era una divinità, per quanto poco nota e adorata). Il primo è un terrificante titano di smisurato potere che divora i propri figli: il futuro viene continuamente inghiottito nel passato; Kairos, invece, è un ragazzo con le ali ai piedi, un rasoio in mano e la testa rasata - tranne che per un ciuffo davanti, sopra la fronte: per prendere Kairos si devono avere riflessi affilati e mente acuta, essere pronti ad acchiappargli il ciuffo mentre sta arrivando, veloce come il vento; una volta passato non c’è più modo di raggiungerlo. E la mano, su una nuca rasata, non trova appiglio.

Certamente non è facile usare questa parola: può essere capita solo in contesti alti, e forse veste in maniera un po’ troppo ricercata un concetto che non è difficile esprimere altrimenti. Ma avere bene in mente l’immagine del tempo cairologico - il momento in mezzo al discorso in cui sai che puoi osare, l’istante in cui ti determini al bacio sapendo che è il momento giusto per baciare, l’ispirazione, cavalcata come un’onda improvvisa, del tratto decisivo o del finale dell’opera - può essere d’aiuto per tenere a mente che un tempo del genere esiste, un tempo in cui acciuffare Kairos che scatta verso di noi, ed esiste solo per le persone sveglie.

Parola pubblicata il 21 Giugno 2014