Citeriore

ci-te-rió-re

Significato Che sta al di qua, più vicino

Etimologia voce dotta, recuperata dal latino citerior, comparativo di citer ‘al di qua’, a sua volta da cis ‘di qua da’.

Curioso e piano: ‘ulteriore’ ha significati ulteriori, mentre ‘citeriore’ è usato solo con significati citeriori. Ma vediamo che cosa vuol dire.

‘Citeriore’ ci si presenta proprio come aggettivo opposto a ‘ulteriore’: il primo qualifica qualcosa che sta ‘al di qua’, o più vicino a noi, il secondo qualcosa che sta ‘al di là’ o più lontano. La prima vocazione di questi aggettivi (in latino ‘citerior’, ‘ulterior’) è stata geografica: pensiamo alle denominazioni della Gallia Citeriore (il nord Italia, al di qua delle Alpi) e della Gallia Ulteriore, alla Spagna Citeriore (la parte orientale della penisola iberica, più vicina a Roma) e alla Spagna Ulteriore.

Ora, nel Cinquecento queste due parole sono state recuperate in italiano dal latino come voci dotte, ancora per indicare qualcosa che si trovasse al di qua o al di là di un confine, più vicino o più lontano rispetto al punto di riferimento: nella dimensione spaziale e geografica si esaurivano. Ma se ‘citeriore’ non si è affrancato da questo stretto uso, relegato a significati citeriori (entro il suo primo perimetro), nel Settecento il contrario ‘ulteriore’, pare mercé il gergo burocratico, ha acquistato i ben noti significati (ulteriori) di ‘aggiuntivo, successivo’.

‘Citeriore’ resta comunque una risorsa interessante per dare un tono ricercato al discorso, anche senza spingersi a usi figurati che potrebbero risultare affettati. Descrivendo la suddivisione del vigneto possiamo dire di aver piantato certe uve nella parte citeriore, il vecchio pescatore ci suggerisce di gettare la lenza dalla sponda citeriore del fiume, e intanto ripuliamo la zona citeriore del bosco, più prossima alla strada.

Parola pubblicata il 26 Maggio 2017