Concistoro

con-ci-stò-ro

Significato Adunanza, consesso

Etimologia dal latino consistorium ‘luogo di riunione’, e nel tardo Impero ‘Consiglio dell’Imperatore’, derivato di consistere ‘stare in piedi’.

Fu sotto l’imperatore Diocleziano, salito al potere verso la fine del III secolo, che il termine consistorium acquistò il significato che oggi riconduciamo al concistoro. Prima altro non era che un luogo di ritrovo, o addirittura una sala d’aspetto; ma riformando il cerimoniale del suo Consiglio, Diocleziano previde che i consiglieri in sua presenza dovessero stare in piedi.

Da allora il nome di concistoro è stato attribuito a una grande varietà di adunanze, tutte molto solenni e tante a carattere religioso. Il più celebre è certo il concistoro dei cardinali, assemblea presieduta dal papa in cui si discute di problemi ecclesiastici, in cui si canonizzano nuovi santi, in cui si eleggono nuove porpore (ma questo termine è stato usato anche in seno alla chiesa valdese, luterana, calvinista e ortodossa - per designare adunanze ovviamente diverse ma comunque di vertice).

Al di fuori di denominazioni specifiche (che assorbono la stragrande maggioranza degli usi di questo elegante termine), il concistoro resta una riunione alta, volta a una seria discussione: il che lo rende straordinariamente adatto a usi ironici. L’amministrazione fragile convoca un concistoro per ogni minima decisione da prendere; il figlio esigente richiama un concistoro familiare per farsi comprare il motorino; e gli alunni pretendono che i professori indicano un concistoro per la scelta della gita scolastica. Un’ironia fatta di pretenziosità e inconcludenza.

Da notare la contrapposizione etimologica col ‘consesso’: nel concistoro si sta in piedi, nel consesso si sta seduti - tendenzialmente, perché nel concistoro è presente un’autorità superiore, mentre nel consesso si è alla pari.

Parola pubblicata il 20 Novembre 2016