Cospetto

co-spèt-to

Significato Presenza, vista; mente, pensiero; interiezione che esprime stupore

Etimologia dal latinio conspectus, derivato di conspìcere ‘scorgere, guardare’.

‘Al cospetto’. Bada a come parli quando ti trovi al cospetto del re, occhi bassi quando ti trovi al cospetto del maestro, e al cospetto dell’amico altissimo sembrano tutti degli hobbit. Fine. Questa parola superba si è assestata su Questa locuzione standard, caramellata di maestà o d’autoritarismo, e che spesso sa un po’ di cenere (ci possono essere variazioncine di preposizione, al massimo). Come i più acuti intuiranno sto per dire un ‘invece’.

Invece (!) sarebbe un termine di una sottigliezza dilacerante e bellissima, di una versatilità sovrana. Partiamo dall’etimologia. ‘Spicere’ è un verbone latino che ritroviamo cento volte in parole italiane. Già da sé vuol dire ‘guardare’. Allora perché sul dizionario di latino trovo scritto che ‘conspicere’ vuol dire ‘guardare’? Quel ‘con-’ non vuol dire nulla? Quel ‘con-’ vuol dire tutto. Pone l’azione in un insieme, in una situazione. Infatti il ‘conspicere’ latino porta i significati di contemplare, osservare, ravvisare, notare, comprendere, che sono tutti dei guardare, ma guardare in situazioni, guardare ricchi di circostanze, che traggono, che capiscono, che connettono. Non un guardarsi la punta del naso. Così il cospetto è la situazione in cui si è presenti e visti, la condizione del vedere e riconoscere presente, parte della situazione. Non ci dev’essere per forza qualcuno di assiso su un trono o cattedra in alto, a guardare. Il cospetto di decine di persone ci dà un alibi inattaccabile, il cane si scaglia felice su chiunque si trovi nel suo cospetto, il cospetto dei commensali ci trattiene dal mangiare il gelato dalla vaschetta.

Letterariamente il cospetto diventa anche la mente intelligente, talvolta preveggente, insomma la mente che capisce e intende, perfettamente in linea con l’idea di un vedere nella situazione. Curiosamente diventa anche un’interiezione: se qualcuno ti dice “Mi sono fatto la Porsche” tu gli puoi dire “Cospetto!”, che è più elegante di certe alternative e ha una bella carica d’ironia.

Parola pubblicata il 25 Agosto 2018