Ecpirosi

ec-pi-rò-si

Significato Nella dottrina stoica, conflagrazione universale che distrugge il mondo alla fine di ogni anno cosmico

Etimologia dal greco ekpýrosis ‘conflagrazione’, composta da ek- ‘fuori, da’ e pŷr ‘fuoco’.

Questa è una delle parole più suggestive della filosofia antica, e la sua suggestione può continuare a dare frutti mirabili.

La dottrina stoica è rimasta celebre per l’affermazione della supremazia della ragione sulle passioni, che si traduce nell’indifferenza al dolore, e nell’uso della filosofia come mezzo per dominare gli accidenti della vita - basti dare un’occhiata ai significati che ha oggi l’aggettivo ‘stoico’. Meno richiamata è la fisica delineata da questa dottrina. Secondo gli stoici il tempo non è lineare, ma circolare: al termine dell’anno cosmico il mondo sarebbe distrutto da una conflagrazione universale - l’ecpirosi - per poi rinascere con la palingenesi dell’apocatastasi.

Per quanto nella fisica stoica sia fisiologica, l’ecpirosi (spesso pronunciata ecpìrosi, alla greca) è la più colossale devastazione immaginabile - una distruzione che trova il suo mezzo nel fuoco. E sono queste le cifre che permettono di usare il termine ‘ecpirosi’ fuor di stoicismo.

Un esempio eccellente di un uso del genere lo troviamo ne Il nome della rosa, in cui Eco usa questo termine per descrivere il rogo che (allerta spoiler!) distrugge la biblioteca, il suo preziosissimo contenuto e l’intera abbazia: un esempio che ci dà una traccia notevole dei caratteri di vastità e irrimediabilità del fenomeno che può così essere chiamato. Si può allora anche parlare della tragica ecpirosi della casa di famiglia, dell’ecpirosi che vede raso al suolo un intero quartiere della città, dell’ecpirosi della foresta secolare.

Il respiro cosmico di questa parola richiede di usarla in frangenti di gravità suprema - che possono essere descritti solo da una parola così alta e terribile.

Parola pubblicata il 22 Gennaio 2017