Edibile

e-dì-bi-le

Significato Che si può mangiare, commestibile

Etimologia dal latino tardo edibilis, derivato di édere e ‘mangiare’. .

Fa sempre sorridere di sorpresa scoprire che un latinismo manifesto (come questo) è attestato solo dal 1970.

Ebbene, il suo significato è semplice: si dice edibile ciò che si può mangiare - e il suo ambito d’uso è soprattutto tecnico, scientifico. Comunemente gli si preferisce un usato ‘commestibile’, o perfino un agée ‘edùle’, ma la sfumatura appare in entrambi i casi un po’ diversa.

Il commestibile è una qualità vasta, che può essere evocata nel discorso sostenuto e nel discorso rilassato. Il carattere pratico che ci offre si svela nella sua composizione latina (cum-edere), letteralmente un ‘mangiarci’, una situazione di mangiare (non ciò che teoricamente puoi mangiare, ma ciò con cui puoi mangiarci: differenza sottile ma profonda). Tant’è che, sostantivato, diventa anche la vivanda.

L’edule invece sembra attagliarsi così bene a funghi e fiori che quasi stona attribuito ad altro - casi in cui la distanza fra l’edule e il non edule è ampia. Eppure anch’esso viene dall’edere latino.

Il sapor di tecnicismo che ha l’edibile rinfresca il concetto ed è versatile, specie negli usi ironici. Se dico che offro agli ospiti la sola parte commestibile del piatto che ho bruciato, il risultato è prosaico. Invece se dico che offro loro la parte edibile del piatto bruciato, lo scherzo sarà saporito, giocherà su un’attribuzione tecnica. Così guardando nella dispensa affermo che ci sono dei biscotti edibili, ricevendo cibo in scatola straniero e strano ci chiediamo se sia edibile.

Bellezza dei termini che portando la veste dello specialismo scavallano nel parlare comune.

Parola pubblicata il 04 Agosto 2018