Empireo

em-pì-re-o

Significato Cielo; nella cosmologia medievale, parte più alta del cielo - situata fuori dal tempo e dello spazio

Etimologia dal greco: empyrios infiammato, da pyr fuoco.

Suggestiva l’idea elementare che, scavalcati i cieli concentrici di Tolomeo e il Primo Mobile, che imprime a questi la rotazione, si stenda l’infinito eterno candore fiammeggiante dell’empireo, sede dei beati, dei santi, degli angeli - di Dio.

Dante, negli ultimi canti del Paradiso, narra l’ultima fase del suo viaggio, che si conclude proprio in questo luogo celeste: evidente la difficoltà di narrare l’inenarrabile, l’astrazione spirituale suprema, anche se riesce a farcelo intuire.

Oggi che Copernico ha levato la sedia a Tolomeo, e che i telescopi fanno dardeggiare il loro sguardo su confini dell’universo, non vediamo empirei. Ma l’empireo resta un’immagine meravigliosa e fondamentale.

Ogni qual volta c’è da indicare un luogo sacro, magari immaginario, di riunione di grandi, allora empireo è la parola giusta da usare. Gandhi e Capitini brillano nell’empireo dei nonviolenti; si potrà voler approfondire la propria conoscenza dell’empireo dei classici russi; alla fine di giornate dure, ci si potrà voler ritirare nel proprio empireo musicale.

Questa parola si dimostra particolarmente efficace anche in senso ironico, sprezzante dell’eccessivamente astratto od elevato: in legge si potrà voler trovare una soluzione pratica a un problema abbandonando l’empireo dei principi dottrinali; il tal medico potrà anche essere venerato nell’empireo dei luminari, ma fattura un decimo di quel che guadagna; un’idea potrà essere validissima, nell’empireo - ma tradurla nella realtà è tutta un’altra storia.

Parola pubblicata il 02 Maggio 2012