Evanescente

e-va-ne-scèn-te

Significato Che svanisce poco a poco; inconsistente

Etimologia dal latino evanescens, participio presente di evanèscere ‘svanire, dileguarsi, disperdersi’, derivato di vanus ‘vuoto’.

Alla grazia del significato di questa parola si affianca un suono leggero che calza mirabilmente sul concetto.

Propriamente è evanescente ciò che si sta affievolendo, ciò che a poco a poco svanisce - letteralmente, secondo l’etimologia, ciò che si sta svuotando, e che quindi sta perdendo consistenza. Nella folata di vento si può odorare un profumo evanescente, l’acqua sulla pietra lascia un disegno evanescente, e può essere evanescente il ricordo sbiadito di una vacanza.

Quella dell’evanescente è una condizione che, seppur per poco, perdura - e perciò viene sovente avvicinato a un più stabile inconsistente, vago. Infatti classicamente è evanescente la figura del fantasma, evanescente il confine fra paura e rabbia, evanescente l’immagine affrescata rimasta sul muro antico.

In linguistica, poi, questo aggettivo prende dei connotati peculiari: si dicono vocali o consonanti evanescenti quelle che quasi non sono pronunciate, dal suono inafferrabile, indistinto. Ad esempio, è evanescente la vocale in fin di parola di certi dialetti meridionali.

Una parola davvero ricca.

Parola pubblicata il 18 Febbraio 2017