Fulgido

fùl-gi-do

Significato Che risplende; splendido, magnifico

Etimologia dal latino fùlgidus, da fulgére ‘splendere’.

Siamo davanti al caso esemplare di una parola che, se scelta, assicura un risultato espressivo straordinario.

Fulgido altro non significa che risplendente, e figuratamente magnifico. Ma la radice latina ci racconta qualcosa di più del semplice splendido. È la stessa radice di ‘folgore’ - cioè fulmine - cosicché la luce del fulgido è viva e abbacinante: risplende con un’intensità eccezionale. Non è un attributo che si constata con distacco: colpisce direttamente i sensi. Si tratta di un termine ricercato, e la sua ricercatezza dà forza al concetto, quasi alludendo al fatto che non basta una parola comune per descrivere il grado di luminosità che si intende.

Così Venere può essere tanto fulgida da proiettare, nelle notti senza luna, un’ombra netta sulla terra, e può essere fulgida la pietra purissima incastonata nell’anello; può essere fulgido l’esempio di virtù civile, e fulgido il successo dell’impresa su cui nessuno avrebbe scommesso.

In questa parola troviamo il termine che esprime la magnificenza e la forza di ciò che è sovranamente luminoso - in una sonorità liscia, rapida e incisiva, come un possente raggio di luce.

Parola pubblicata il 16 Aprile 2016