Funambolesco

fu-nan-bo-lé-sco

Significato Funambolico, da funambolo; destro, spregiudicato

Etimologia da funambolo, derivato dal latino funàmbulus, composto di funis ‘fune’ e ambulare ‘camminare’.

Questa parola non va confusa con ‘rocambolesco’; questi aggettivi (oltre a somigliarsi) hanno entrambi una certa sfumatura acrobatico-temeraria, ma sono diversi. Quello è avventuroso, questo è destro.

Il funambolismo è un’arte che ritroviamo in variegate tradizioni di tutto il mondo, anche se di solito lo associamo alla nostra consueta galassia circense. Va detto: l’idea di dare spettacolo camminando in equilibrio su una corda tesa a metri o decine di metri di altezza, magari osando numeri complessi di giocoleria e agilità, in effetti, è geniale. Ha un magnetismo invincibile.

L’accattivante immagine del funambolo è stata così usata come metafora per ogni tipo di equilibrista spregiudicato e opportunista, abile nel camminare (figuratamente) in situazioni difficili, che si sa sempre destreggiare. ‘Funambolesco’, quindi, oltre a significare ciò che è proprio del funambolo o del funambolismo, è un aggettivo che ci racconta il carattere di una grande destrezza, accorta e levantina, propria di chi osa muoversi in una situazione rischiosa - con maestria o temerarietà. Allora può essere funambolesca la scusa inventata dal collega per giustificare il suo ritardo, può essere funambolesca la risposta evasiva del politico cerchiobottista, e il finale funambolesco del film, contro ogni previsione, riesce a chiudere il cerchio della storia.

Nell’uso, lo possiamo pensare come sinonimo di ‘acrobatico’; ma ‘funambolesco’ trasmette un’immagine più esatta e forte.

Parola pubblicata il 23 Settembre 2015