Groccare

groc-cà-re (io gròc-co)

Significato Comprendere profondamente, essere uno con

Etimologia dall’inglese: to grok, neologismo di Robert Anson Heinlein, coniato nel 1961 per il suo romanzo “Straniero in terra straniera”.

Talvolta, nell’economia di una narrazione, un neologismo può essere così travolgente da diventare un paradigma anche al di fuori della narrazione stessa.

Nel suo celebre romanzo di fantascienza Straniero in terra straniera (Stranger in a Strange Land), Heinlein ipotizza un pianeta Marte abitato da una razza antica e progredita, il cui evolutissimo linguaggio permette una comprensione di sé e della realtà circostante tale da conferire capacità quasi magiche a chi lo padroneggi. Fulcro delle cerimonie sociali e dei concetti linguistici più basilari di Marte è l’acqua - sostanza di cui Marte è povero e che per i Marziani è preziosissima. Difatti, nell’ipotesi di Heinlein, viene dato grandissimo risalto al verbo marziano “groccare”, che propriamente significherebbe “bere”, ma che assume degli ampi significati figurati: groccare significa comprendere profondamente, così profondamente che - dice Heinlein - l’osservatore diventa parte di ciò che osserva. Ciò che viene groccato subisce una digestione intellettuale, emotiva, spirituale, ed entra irreversibilmente nel paradigma tramite cui si conosce il mondo. In altri termini, è una forma estrema di empatia, se non di amore.

Questa parola - vero centro di Straniero in terra straniera - approfondita attraverso quello che è un saggio vestito da romanzo, permette un’osservazione profonda delle parole naturali con cui descriviamo la galassia della comprensione e dell’empatia, i limiti di questi concetti, i loro orizzonti.

Notiamo che “groccare”, nel senso semplice di capire a fondo, è comunemente usato in certi gerghi informatici, ed è una parola, se non comune, prontamente comprensibile in molti contesti della cultura anglosassone.

Parola pubblicata il 08 Maggio 2014