Imbandire

im-ban-dì-re (io im-ban-dì-sco)

Significato Apparecchiare tavola con abbondanti vivande

Etimologia composto di in e bandire cioè convitare ad una festa con un bando, con un annuncio solenne.

L’apparecchiatura della tavola si limita all’aspetto tecnico e artistico del preparare la tavola con tovaglie, stoviglie, posate, ornamenti - operazione fondamentale per ogni pasto curato; ma imbandire è un’azione di tutt’altro spessore.

In tempi andati era uso, per le feste dei ricchi, bandirle, cioè annunciarle sfarzosamente con declamazioni e squilli di tromba; traducendo ad oggi quest’uso non proprio compassato, orientato più all’ostentazione che all’ospitalità, la lingua ci restituisce un imbandire che è caricare la tavola di vini, e cibi - dissipando la freddezza del sedersi a un desco munito solo di stoviglie ordinate e pane tagliato, a cui verrà, di portata in portata, servito ora questo, ora quello. La tavola imbandita è caotica e pronta, piena, quella tavola in cui si deve fare spazio fra i piatti per mettere le teglie, le pentole, e che prelude a un pasto che è tutto un passarsi vassoi e bottiglie da una parte all’altra - il luogo fisico in cui, nel rito più antico dell’uomo portato al massimo ingeribile dell’abbondanza, si spazzano via premure e paure accendendo l’invincibile calore umano.

Parola pubblicata il 06 Settembre 2012