Inamovibile

i-na-mo-vì-bi-le

Significato Che non può essere rimosso

Etimologia da amovibile, voce dotta recuperata dal latino amovère ‘rimuovere’, col prefisso negativo in-.

Ci sono un paio di questioni curiose riguardo a questa parola - e la prima è storica. Infatti è attestata soltanto a metà del XVIII secolo, pur avendo un profilo latino dei più classici, un’etimologia delle più lisce. Come si spiega?

‘Inamovibile’ ricalca una suggestione francese (peraltro coeva, l’attestazione di inamovible è pure di quegli anni) riguardo un termine specifico della burocrazia. Infatti la forza di penetrazione dell’inamovibile non è stata determinata dal fatto che in genere ha dei significati gagliardi, ma da un senso specifico, secondo cui è inamovibile chi non può essere rimosso arbitrariamente dall’ufficio che ricopre. Per fare un esempio preciso, nella nostra Costituzione è sancita l’inamovibilità dei magistrati, ma fuori dal tecnicismo più stretto che può riguardare anche cariche ecclesiastiche o professori universitari, si può parlare del fatto che il tal dirigente è inamovibile in virtù delle sue aderenze, di un dipendente inamovibile per le sue capacità uniche.

La sua infilata di sei brevi sillabe chiede quasi di essere scandita, e risulta in una parola piuttosto carica: la negazione del prefisso ‘in-’ si installa su un precedente prefisso ‘a-’ che indica separazione. Questa articolazione ci chiarisce che la qualità dell’inamovibile non sta tanto nel non poter essere mosso, ma quanto nel non poter essere rimosso. Insomma, non è un ipotetico ‘immovibile’, né un ‘immobile’, anzi l’inamovibile dalla sua posizione gode di una certa libertà di movimento; solo, non puoi prenderlo da sotto le ascelle per spostarlo da dove è seduto.

Questo stato conferisce all’inamovibile una certa rigidità di significato: se è pacifico che una parola davvero simile come ‘irremovibile’ possa significare anche una saldezza di propositi ostinata, una rigidità granitica su una certa posizione, questo non vale altrettanto pacificamente per l’inamovibile. In effetti, non è registrato in associazione a una fermezza inflessibile. Anzi. Nella vanità del tentativo di rimozione, l’inamovibile evoca la sicurezza serena e libera di un fluido che non può essere messo nel sacco. Al massimo, in ambito medico si parla di protesi o apparecchi inamovibili.

Parola pubblicata il 18 Febbraio 2019