Inguacchio

in-guàc-chio

Significato Cosa sporca, pastrocchio; imbroglio, situazione intricata, confusa

Etimologia dal napoletano ‘nguacchià ‘sporcare, lordare’, forse affine a guazzo.

Anche questa è una parola che pur con un’incubazione regionale emerge in italiano di recente, solo verso la metà del secolo scorso - e comunque paiono più affermati sulla scena nazionale il nome ‘inguacchio’ e l’aggettivo ‘inguacchiato’ piuttosto che il vivido verbo ‘inguacchiare’, da cui derivano. Sull’origine molte fonti non si sbilanciano, c’è però chi lo vuole parente di guazzo, dal latino aquatio, quantità di liquido sparso - che in effeti può ben essere un inguacchio.

Ad ogni modo l’inguacchio cavalca, con un suono che già da sé evoca l’impiastricciamento lordo, il verde passo che collega lo sporco all’intrico, all’imbroglio - passo che frequentiamo spesso. Le vernici che ho miscelato per ottenere l’elegante colore che desideravo sono diventate un inguacchio inservibile; stasera cucino io e faccio un inguacchio terrificante ma tutti, con troppa cortesia, apprezzano; l’offerta vantaggiosa mi puzza subito d’inguacchio e aggrottiamo la fronte cercando di intendere la panoramica d’inguacchi d’amore che l’amica ci narra.

Non sarà una parola aulica, ma nell’italiano nazionale anche l’impiego di termini ancora percepiti come marcatamente regionali è una forma di ricercatezza, volentieri leggera, volentieri scherzosa, volentieri incisiva.

Parola pubblicata il 21 Luglio 2018