Marmitta

mar-mìt-ta

Significato Grossa pentola; camera nella parte terminale del tubo di scappamento di un motore a combustione interna, atta ad attutirne il rumore

Etimologia dal francese marmite, probabilmente incrocio - di suggestione onomatopeica - fra marmouser ‘mormorare’ e mite ‘gatta’.

È un vero piacere quando, per capire una parola dalle ampie diramazioni, si deve tornare al fuoco della cucina.

Infatti, se comunemente sentiamo parlare delle marmitte di automobili, moto e motorini, il tronco da cui si allarga ogni altro significato di ‘marmitta’ è il significato di ‘grossa pentola’. Va detto che non esiste un solo tipo di marmitta - ma che sia di rame, di ferro o di terracotta, il suo uso non varia: è il recipiente che serve quando si deve preparare da mangiare per un sacco di gente.

La ricostruzione etimologica usualmente riportata la vuole venuta dalla Francia, dove sarebbe stata composta incrociando onomatopeicamente i suoni bassi e domestici del mormorare e delle fusa della gatta. Il che non deve stupire: più che la forma, il materiale e le dimensioni, è il calmo borbottare della marmitta a segnare il nostro immaginario. Segnaliamo anche un’altra ricostruzione, meno accreditata ma idealmente gagliarda: secondo alcuni deriverebbe dal francese antico marmite cioè ‘ipocrita’. Perché l’odore può suggerirci qualcosa, ma non si sa mai che cosa bolle in pentola, specie se è un pentolone profondo.

Ciò che abbiamo è quindi un pentolone. Va da sé che quando si dovette dare un nome alla camera metallica posta alla fine del tubo di scappamento per attutirne il rumore, ‘marmitta’ parve un nome perfetto. Per non parlare delle ‘marmitte dei giganti’, veri e propri pozzi scavati nella roccia dal fluire delle acque che trasportano materiali abrasivi (ce ne sono molti nell’arco alpino, e anche in tedesco sono chiamate ‘pentole dei giganti’, Riesen-töpfe o Riesen-kessel).

Si arriva sempre lì: pochi termini sono suggestivi come quelli domestici.

Parola pubblicata il 09 Febbraio 2017