Mo

mò/mó

Significato Ora, adesso; nella locuzione «a mo’ di» come, a guisa di

Etimologia nel primo caso, dall’avverbio latino modo, con gli stessi significati; nel secondo troncamento dell’italiano modo.

Due parole affini confluiscono nella medesima forma.

Al centro-sud, per significare “ora, adesso”, si usa spesso l’avverbio “mo”: mo arrivo; mo guardo che cosa sta succedendo; mo ti racconto. Un chiaro regionalismo; però non tutti sanno che è la continuazione dell’avverbio latino “modo”, che ha gli stessi significati. Anticamente, questa circoscrizione geografica non era così netta: lo stesso Dante, nell’VIII canto del Purgatorio, nel descrivere i due angeli che sopraggiungono dice «Verdi come fogliette pur mo nate/ erano in veste, che da verdi penne/ percosse traean dietro e ventilate» (indossavano vesti verdi come foglie appena nate, che dietro erano colpite e smosse da verdi penne). Comunque si tratta di una parola versatile: nell’uso meridionale può anche prendere il significato di “molto tempo fa” (è da mo che ti sto aspettando), ed è usata in diverse locuzioni (“da mo innanzi” d’ora in poi, “mo mo” or ora). Alcuni la pronunciano con la ‘o’ chiusa, altri con la ‘o’ aperta.

Diverso il discorso per mo’ inteso come abbreviazione di “modo” (in italiano, non latino): questa parola vive solo nella locuzione “a mo’ di”, che significa “come, a guisa di”. Uso l’ombrello a mo’ di spada per duellare con l’amico, mi metto un lenzuolo addosso a mo’ di toga, uso lo zaino a mo’ di cuscino. In effetti sarebbe comprensibile anche l’espressione “a modo di”, ma è piuttosto cacofonica. In questo caso va messo l’apostrofo e la ‘o’ è aperta.

Parola pubblicata il 30 Giugno 2015