Pantomima

pan-to-mì-ma

Significato Azione scenica di mimo; comunicazione gestuale; in generale, messinscena

Etimologia dal latino: patomimus attore, a sua volta dal greco pantomimos, composto da panto- tutto e mimos mimo.

Dopo alterne fortune che la videro ricoprire diversi ruoli e adottare diversi mezzi e registri - dai più spontanei ai più ricercati -, l’arte teatrale della pantomima degenerò ineluttabilmente assieme all’impero romano.

Divenne quindi uno spettacolo di mimo istrionico, che fra flauti e danze indulgeva quasi esclusivamente su soggetti osceni - per meglio venire incontro al gusto popolaresco: dopotutto l’élite si era ritirata nelle sue torri d’avorio, e la cancrena culturale del resto della società esigeva la sanie di un divertimento suppurato (nel mentre che collassava e moriva). Cinepanettonesco,nevvero?

Ad ogni modo la pantomima non era solo questo: infatti ogni comunicazione portata avanti senza le parole, ma cercando di farsi intendere a gesti, si può considerare una pantomima; e negli ultimi decenni, per opera di grandissimi come Charlie Chaplin e Marcel Marceau, la stessa arte della pantomima ha visto una nuova primavera - anche se non si può purtroppo trascurare che la connotazione normale della pantomima resta nettamente dispregiativa, nel senso di finzione volta al doppiogioco: messinscena volgare, interpretazione che tenta di ingannare - come quella del terrorista che si proclami innocente.

Parola pubblicata il 27 Settembre 2011