Pelandrone

pe-lan-dró-ne

Significato Fannullone, scansafatiche

Etimologia voce piemontese di etimo incerto.

Questa parola descrive una figura non proprio commendevole con un’espressività comica straordinaria, che riempie la bocca.

Se il suo significato è noto e limpido - il pelandrone è lo scansafatiche, il fannullone - è invece molto poco chiara la sua etimologia. Si tratta di una voce piemontese, originariamente palan o palandran, che secondo qualcuno è da ricollegare a plandra, cioè ‘sgualdrina’, che deriva dall’italiano palandra, veste foderata lunga e larga.

Tale ricostruzione è concettualmente sostenuta dall’ambiente in cui il pelandrone ha visto la luce, cioè la caserma: non è difficile immaginare che una pertinace inclinazione al sesso a pagamento possa ripercuotersi negativamente sulla solerzia del militare. Fra l’altro, ricordiamo che proprio la vita militare è stata, nei primi decenni dell’Unità d’Italia, uno dei più rilevanti fattori di strutturazione e diffusione della lingua nazionale: col servizio militare si ritrovavano a convivere persone d’ogni estrazione provenienti da ogni parte dello Stivale.

Ad ogni modo oggi ‘pelandrone’ è una parola pulita, familiare, quasi amichevole e buffa, una risorsa che permette di muovere un giudizio negativo preciso ma non ostile - e perciò è una risorsa importante. Si esorta il nipote ad alzarsi dal divano dicendo «Muoviti, pelandrone!», si rileva con disappunto che la competente squadra riunita non è che una massa di pelandroni, e sapendo che si sta affidando un compito a un pelandrone è opportuno apparecchiare qualche motivazione che faccia presa.

Parola pubblicata il 03 Marzo 2017