Peripezia

pe-ri-pe-zì-a

Significato Vicenda avventurosa, ricca di imprevisti e rischi; nella tragedia greca, mutamento rapido e imprevisto di una situazione

Etimologia dal greco peripèteia, da peripetés ‘che cade dentro’, composto di peri- (di solito vuol dire ‘intorno’, ma qui vale ‘dentro’) e pìptein ‘cadere’.

Anche la storia di questa parola è stata una peripezia.

La sua fama si deve ad Aristotele (un ottimo cavallo per questo genere di cose), che la usa nella sua Poetica come termine tecnico per indicare quei momenti delle tragedie in cui un rapido e imprevisto evento muta radicalmente una situazione. L’immagine etimologica è fulminante: ciò che cade dentro. Però non è una parola che è stata usata senza soluzione di continuità da Aristotele a noi: fu recuperata dal greco solo nel Cinquecento.

In italiano è entrata non senza fiere opposizioni da parte dei puristi, per affermarsi quindi con un significato più generale che si discosta dal dramma: la peripezia diventa la vicenda avventurosa, costellata di rischi, pericoli e imprevisti - che si apprezza in tutta la sua articolazione dopo che con difficoltà se ne esce. La peripezia o più comunemente le peripezie, perché il fuoco di questa parola singolare rimane ciò che accade, ciò che cade inatteso dentro una vicenda, e possono caderci dentro tante cose, perciò si preferisce volentieri il plurale.

Racconto con toni epici le peripezie burocratiche che ho attraversato per avere il permesso di costruire una tettoia, si leggono i resoconti delle peripezie di antichi esploratori, e dopo mille peripezie (sono sempre mille) arrivo all’appuntamento con solo due ore di ritardo.

Una parola colorita e piacevolmente ricercata.

Parola pubblicata il 28 Ottobre 2017