Pizzo

pìz-zo

Significato Punta, in particolare di una montagna; barba che copre il mento; merletto; tangente estorta da organizzazioni criminali

Etimologia nei primi significati, voce onomatopeica col significato di punta; nell’ultimo, forse derivato dalla voce siciliana: capizzu guanciale, capezzale, che per metonimia può significare tranquillità, protezione; forse dalla voce siciliana: pizzu becco, dall’espressione “fari vagnari u pizzu” far bagnare il becco.

Per quanto riguarda i significati che sgorgano da quello di “punta” questa parola rivela il suo bel carattere popolare: il suo è uno sguardo amichevole, quasi famigliare sui merletti dei corredi, sulla barba tagliata in modo vezzoso sulla punta del viso, sull’orizzonte usato delle cime delle montagne di casa. Il tono non potrebbe essere più distorto quando invece significa la tassa imposta dalle organizzazioni mafiose, col bell’intento di sostenere il welfare di un parastato fondato su valori deformi, bestiali.

E proprio questa è la cifra del pizzo: una maschera di protezione benevola che certo, ha un suo costo, viene posta sui tratti abominevoli del volto di una mafia, sovvertendo come è costume di queste organizzazioni il bene e il male, secondo grottesche regole di condotta, involte in violenza e sopraffazione. Il volto dell’imposta da pagare allo Stato per quello che davvero è il bene comune - le scuole, la sanità, la giustizia, le risorse di questa bella terra, la tutela dell’umana dignità - si trasforma. Aliena al bene comune, assume i tratti osceni di ciò che torna comodo a “tutti” - che è ben diverso. Impone un prezzo in denaro o sangue per il mantenimento di un equilibrio perverso in cui l’umana libertà è stritolata, in cui l’orizzonte di ciò che conviene è deciso autocraticamente dal potere al fine di mantenere e aumentare il potere. (Sì, è vero, sembra tanto normale politica, ma non possiamo non vedere la differenza).

Parola pubblicata il 27 Aprile 2013