Rinunciare

ri-nun-cià-re (io ri-nùn-cio)

Significato Spogliarsi di un bene , di un diritto, di un mandato; astenersi o desistere dal fare qualcosa

Etimologia dal latino renuntiare, propriamente ‘annunciare in risposta’, composto di re- ‘contro’ e nuntiare ‘annunciare, dichiarare’.

In questa parola ci suona subito il ‘nunciare’ che conosciamo nel pronunciare, nell’annunciare, nel denunciare. Ma nella nostra geografia di significati questo verbo si colloca in una zona un po’ diversa da quelle sue consorelle: che c’entra l’abbandonare con un dichiarare?

Il rinunciare latino nasce con dei connotati diversi da quelli che conosciamo noi. Era propriamente un annunciare in risposta - e in questa veste è appunto molto vicino all’annunciare, al denunciare e via dicendo. Oggi, e fin dal principio del suo recupero come voce dotta dal latino, nel XIII secolo, non c’è più traccia di quel rispondere. Ma un po’ nascosto c’è ancora il nucleo forte dell’annunciare.

Vero: probabilmente l’invariabile connotato di abbandono che ha preso il rinunciare in italiano ha subito linfluenza determinante delle formule ecclesiastiche con cui si rinuncia al male - dichiarazioni forti di astensione. Comunque non si rinuncia mai senza una dichiarazione, rivolta pubblicamente o pronunciata (!) nell’intimità del nostro pensiero. Se si rinuncia all’eredità, al trono, al mandato lo si fa affermando formalmente l’intenzione di spogliarsene, se rinuncio a fare un tentativo troppo azzardato, se rinuncio alla seconda fetta di torta, se rinuncio a risponderti, magari non lo dico nemmeno, ma usando questo verbo rappresento l’affermazione di un astenersi o di un desistere, l’annuncio della rinuncia.

È osservando queste relazioni, queste geografie di significato che si coglie il cuore delle parole che usiamo più normalmente.

Parola pubblicata il 12 Dicembre 2018