Schiattare

schiat-tà-re (io schiàt-to)

Significato Crepare, scoppiare

Etimologia etimo incerto; forse dall’ipotetica voce del latino parlato exclappitare ‘scoppiare’, di origine onomatopeica.

Siamo davanti a una parola diffusa e tornita, di registro popolare: tutti i suoi significati che troviamo annoverati sui dizionari sono riconducibili al crepare e allo scoppiare. Anzi, è probabile che qui lo stesso significato di crepare sgorghi figuratamente da quello di scoppiare (chi scoppia muore) - anche se l’etimologia dello schiattare è delle più oscure. Per certo ha un suono evocativo, che sa dipingere con notevole efficacia uno squarcio - uno squarcio, non uno schianto, non uno strappo - improvviso, magari determinato da una pressione interna. E sono proprio i significati figurati con cui sono richiamati pressione e squarcio a offrirci lo scorcio più interessante.

La pressione resta evidente nello sforzo di sopportazione, di contenimento il cui limite è lo schiattare: ovviamente alla fine del pranzo opulento non posso mangiare più nemmeno un biscotto se no schiatto, ma anche il concorrente che schiatta dall’invidia ce lo immaginiamo alterato come se stesse per esplodere, anche quando annaspiamo quasi schiattando dal caldo vorremmo una valvola di sfogo - si scoppia di caldo, non di freddo.

In tutti questi usi possiamo leggere lo schiattare sia come un esplodere sia come un crepare, perché il passo è davvero breve. Ma una cosa va notata: se lo schiattare non vuole essere un’iperbole scherzosa e intende davvero un morire, ecco, non è molto rispettoso, e invita un’ironia salata. Vista la rapacità con cui i conoscenti si buttano su un’eredità supponiamo non vedessero l’ora che la vecchia schiattasse, mentre lo zio si arrabbiava così tanto con tutti che alla fine è schiattato e pace a lui.

Parola pubblicata il 09 Maggio 2018