Senno

sén-no

Significato Facoltà di discernimento, di giudizio, attitudine al pensiero e all’azione prudente; capacità d’intendere

Etimologia dal francese antico sen ‘ragione’, di origine germanica.

A volte entrando in acqua non ci aspettiamo che sia così profonda; capita anche con le parole, e questa in particolare mostra dei legami etimologici sorprendentemente diffusi e antichi.

Il senno è sostanzialmente la virtù del discernimento, anche se forse è colta in una dimensione più dinamica. Descrive in maniera vitalistica l’attitudine all’essere giudiziosi, prudenti nell’azione e nel pensiero, una maniera che ci fa scordare gli aspetti barbosi e barbogi della cautela e dell’avvedutezza, conservando quelli che segnano l’intelligenza presente. Non a caso, se diciamo che qualuno ha perso il senno, intendiamo che non ha più un’intelligenza presente, che è svanito, che non è più capace di intendere.

Ora, anche stavolta siamo davanti a una parola che in tempi remoti (siamo nel Duecento) giunge in italiano dall’antico francese. Poco di strano, francese e provenzale sono stati fra le osterie a cui la nascente lingua italiana si è rifocillata prima e più volentieri. L’origine di quel termine dell’antico francese, sen è germanica, e certi dizionari la riportano in particolare come derivato di sinn o sinno ‘direzione’ (da cui proviene anche l’attuale tedesco Sinn ‘senso, pensiero’). Gli occhi più acuti già inizieranno a intravedere lo scorcio: l’assennato si siede molto vicino al sensato. Il senno e il senso sono parenti alla lontana, scaturendo entrambi da una radice indoeuropea (che si può ricostruire come sent-) che indica un andare, un direzionare. E sì: in questa genealogia resta coinvolto, come padre di ‘senso’, anche ‘sentire’ — coi suoi organi di senso, coi suoi moti del cuore, che dirigono e mettono per via.

Un’intelligenza che muove in una direzione con un senso: mica male, il senno!

Parola pubblicata il 12 Giugno 2019