Serqua

sér-qua

Significato Dozzina; grande quantità

Etimologia dal latino sìliqua propriamente, ‘baccello, carruba’, che fu anche un’unità di misura del peso.

Non è la più comune delle parole, anzi, e proprio per questo incuriosisce.

In latino siliqua era un nome che descriveva genericamente baccelli e legumi e, più in particolare, la carruba. Come abbiamo visto parlando di ‘carato’ (termine che ha avuto un successo molto maggiore), era credenza diffusa che i semi della carruba avessero tutti lo stesso peso, e dato che nel bacino del Mediterraneo i carrubi non sono mai mancati, presso molte popolazioni quei semi divennero proprio un’unità di misura del peso.

Oggi al termine ‘serqua’ sono però ricondotti i significati di ‘dozzina’ (una serqua d’uova), e in generale di grande quantità (mi ricopri con una serqua di insulti, ci ho speso una serqua di soldi, nel bar c’era una serqua di tifosi). Come si passa da un’unità di misura modesta come il seme di carruba al significato di grande quantità? Non è difficile immaginarlo: essendo i semi minuti (ricordiamo che il carato sono circa 0,2 grammi), quando si vogliano usare su una bilancia ne servono davvero parecchi.

Una parola ricercata ma non aulica, anzi piacevolmente popolare, e di sonorità espressiva; non sarà una risorsa spendibile sempre e ovunque, ma può essere quel tocco di colore che dà smalto al discorso.

Parola pubblicata il 13 Giugno 2016