Soqquadro

soq-quà-dro

Significato Grande disordine

Etimologia dalla locuzione: sotto squadro che propriamente sarebbe lo scompiglio causato dal togliere un elemento di sostegno che tenga a squadra l’angolo di un muro, nel caso in cui questo faccia attrito e tiri giù tutto.

È una parola celebre perché ci è tramandata come l’unica della lingua italiana ad essere scritta con una doppia “q”. Il motivo di questa eccezione è contingente: per lunghi secoli la grafia di suoni analoghi è stata incerta, e i raddoppiamenti “cq” e “qq” sono stati entrambi varianti accettate (per cui si poteva veder scritto “aqqua” e “socquadro”). Ma essendo il “cq” già presente nella grafia latina, ha semplicemente prevalso. “Soqquadro”, però, appartenendo alla nicchia lessicale del gergo dei muratori, non è stato travolto dall’uso invalso del “cq”, e si è conservato in questa forma eccezionale.

L’immagine che trasmette, poi, è di una vitalità che solo parole fisiche legate al lavoro sanno avere: un crollo improvviso durante la costruzione attenta di un muro, per un attrito non calcolato o per una distrazione - e quasi sentiamo il fragore del crollo, e il levarsi delle imprecazioni. Adesso questa parola vive principalmente nella locuzione “mettere a soqquadro”, un’espressione forbita, che dà una certa eleganza al mettere tutto in disordine. Quindi si metterà a soqquadro la camera per cercare una ricevuta, i topi d’appartamento metteranno a soqquadro tutta la casa per scovare preziosi, e il bambino che vuole preparare un dolce metterà a soqquadro la cucina.

Notizia sensazionale: “soqquadro” non è l’unica parola con la doppia “q”. In musica esiste un simbolo che indica l’annullamento delle alterazioni di diesis e bemolle: si chiama “bequadro” o “biquadro”, ma può anche essere scritto “beqquadro” o “biqquadro”. Non è una notizia che stravolge la giornata, ma è pur sempre una notizia.

Parola pubblicata il 21 Settembre 2013